Passa ai contenuti principali

RECENSIONE | HOMEGOING - YAA GYASI


"I will be my own nation"

Homegoing | Arnold A. Knopf
Giugno 2016 | 305 pp | 22,79 euro
What i know now, my son: evil begets evil. It grows. It transmutes, so that sometimes you cannot see that the evil in the world began as the evil in you own home.

Homegoing è l’incredibile romanzo d’esordio di Yaa Gyasi, scrittrice originaria del Ghana. Possiamo considerare il libro come una saga familiare che si snoda nell'arco di centinaia di anni, sette generazioni e quattordici personaggi che spingono per narrare il loro punto di vista. Tutto ha inizio con due sorellastre che, per alcune circostanze, non si conosceranno mai: la prima, Effia, sposerà James Collins – governatore britannico di Cape Coast Castle – mentre la seconda, Esi, si ritroverà schiava nelle segrete sottostanti la città castello.

Quello che capiamo immediatamente è che Homegoing si presenta come un romanzo corale (o un romanzo composto da tanti racconti brevi), senza per questo risultare complesso o incomprensibile. In aiuto ci viene anche l’albero genealogico inserito nelle prime pagine del libro che ci permette di destreggiarci tra i personaggi senza perderci nella linea temporale. Ogni capitolo, infatti, presenta la voce di un figlio o di un discendente di Effia o di Esi, ad alternanza, e solo mentre leggiamo capiamo a quali dei due filoni aggrapparci. Ho adorato il modo in cui alla fine tutto si intreccia nuovamente. Oltre alla narrazione principale, Yaa Gyasi è stata abilissima ad inserire minuscole storie ancestrali e leggende culturali di interesse che le anziane del villaggio raccontano ai più giovani come monito o esempio.



I personaggi sono eccezionalmente ricchi e complessi, reali ed estremamente interessanti, inseriti in un contesto storico preciso che copre eventi storici fondamentali a partile dall'introduzione dei semi di cacao in Ghana, alle guerre tribali del 1700, dall'orrore del commercio transatlantico di schiavi, alla paura procurata dal Fugitive Slave Act e, nei giorni più recenti, l’effetto della segregazione razziale. E’ in grado di farci riflettere sull'importanza della libertà e dei fondamentali diritti umani in modo sottile, impercettibile.

Homegoing è un racconto impregnato di tradizioni, credenze popolari e religiose, superstizioni, patriottismo, ma anche di ingiustizia, pregiudizi e violenza. Ho particolarmente apprezzato l’attenzione riservata al ruolo della donna. A come l’infertilità e l’immaturità di una giovane la releghi ad essere considerata una bambina e a come allo scoccare del primo ciclo fosse considerata merce di scambio, un contratto, un’alleanza. A come quelle stesse donne incarnassero i pilastri della famiglia, la sostenessero e sostentassero. Ai sacrifici, alla dedizione, alla rassegnazione e alla forza di spirito ereditata dalle loro madri e dalle madri delle loro madri. A come il punto di vista cresce ed evolve insieme ai personaggi.

Homegoing è un richiamo a recuperare la memoria e/o le origini, è la ricerca di una forte connessione con il luogo di nascita, con gli antenati e l’eredità culturale e storica che si rischia di perdere. Un invito alla ricerca di sé stessi.




* Homegoing è edito anche in Italia da Garzanti con il titolo "Non dimenticare chi sei" per un costo di copertina di 15 euro circa. 

Commenti

  1. Questa recensione mi ha davvero ispirato! Amo il genere, sono una grande sostenitrice dell'importanza di tramandare il proprio passato, le origini, e già questo rende il romanzo interessante. Se poi aggiungiamo che la Reading Challenge che mi sono autoinflitta prevede che io trovi un romanzo per ogni nazione del mondo, avere una segnalazione di un libro del Ghana è quanto di meglio potesse capitarmi. Me lo sono segnato, credo che presto provvederò ad acquistarlo.
    Alla prossima!
    (Ti ho aggiunto al mio elenco di letture, visto che sei superproduttiva di recensioni e ho notato che su un paio di libri abbiamo avuto impressioni simili.)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. imparerai che io arrivo sempre in ritardo, ma arrivo! >.<
      a me è piaciuto moltissimo, quindi te lo consiglio vivamente! se hai un blog, lasciami l'indirizzo e io provvederò ad aggiungerti alle mie letture, sono sempre alla ricerca di ispirazione!

      Elimina
    2. Io leggo soprattutto roba vecchia che hanno già letto tutti! Però ti metto il link:

      http://unannodilibri.blogspot.it/

      Buone letture!
      (Uh, e grazie per la spiegazione dei due libri nell'altro post!)

      Elimina
    3. non è comunque detto che io l'abbia letta e mi piace recuperare i must che bisogna per forza aver letto! buone letture anche a te!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione | It - Stephen King

Vi ricordate di quando vi avevo detto che avrei portato “ It ” al mare per due settimane nella speranza di terminarlo con l’aiuto di un po’ di pace e tranquillità? Ecco, ci ho messo quasi un mese a finirlo, ma alla fine ce l’ho fatta e… ne sono rimasta leggermente delusa. Mi è piaciuto, ma non mi ha fatto impazzire, nonostante questo sia uno dei libri più popolari. E’ la prova che più conosciuto, non è sinonimo di più apprezzato o più riuscito. Ho letto solo un altro dei suoi lavori, “ The Shining ” e ricordo di aver avuto la stessa precisa sensazione e la cosa che più mi colpisce è che ho apprezzato molto di più entrambi gli adattamenti cinematografici. Non credo dipenda dallo stile di scrittura, ma sicuramente qualcosa, per me, non funziona. Possiedo questo libro da più di tre anni, l’ho comprato e abbandonato sullo scaffale. Mi spaventava e non perché si tratta di un libro horror ma per la mole che mi intimidiva parecchio. Ma alla fine ho affrontato le mie paure ( per restare in ...

#RECENSIONE | IL MONDO PERDUTO - ARTHUR CONAN DOYLE

In un afoso pomeriggio di fine maggio mi sono finalmente decisa a soffiare la polvere via da un volumetto che vegetava sui miei scaffali da molto tempo. Sto parlando di “ Il mondo perduto ” del geniale Arthur Conan Doyle , ottenuto in scambio su Bookmooch ( n.b. per chi ancora non lo sapesse si tratta di una piattaforma che permette di scambiare libri e far trovare loro una casa più appropriata e lettori più amorevoli e di riceverne altrettanti in cambio. Oltre a Bookmooch, esiste anche Acciobooks , dalla grafica semplice e intuitiva e su cui si possono fare dei veri affari, vi invito ad iscrivervi e a provare! ) “ Il mondo perduto ” è forse l’opera più celebre dello scrittore inglese dopo le notissime avventure del detective londinese Sherlock Holmes. Scritto nel 1912, quindi più di un secolo fa, presenta evidenti limiti narrativi, ma questo non compromette comunque la godibilità del romanzo. Il libro narra le vicende di una piccolissima spedizione scientifica commi...

RECENSIONE | DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA - R. YATES

Disturbing the peace, Minimum Fax,  Novembre 2014, 285 pagine, 12 euro. “I segni dell’autodistruzione sono in quest’uomo fin dall’inizio.” Ho sempre voluto approcciarmi a Richard Yates e al suo stile crudo e autentico nel rappresentare le controversie del sogno americano e Libraccio me ne ha dato l’opportunità piazzandomi sotto il naso Disturbo della quiete pubblica a metà prezzo. È forse la sua opera meno riuscita e meno amata, ma che ha costituito per me un ottimo punto di partenza e il principio di una speranzosa ascensione nella sua bibliografia ( Revolutionary Road , da cui è stato tratto l’omonimo film con Leonardo di Caprio e Kate Winslet; Undici solitudini ; Easter Parade e i suoi romanzi minori tutti riesumati e riediti da Minimum Fax in una veste grafica magnificamente minimalista e curata). Yates scrive bene: lo si può amare, lo si può odiare, ma non si può dire il contrario. Siamo nell'America degli anni 60, Kennedy è presidente, il fervente benessere...