Illuminae, Mondadori (Chrysalide) Ottobre 2016, 612 pp, 22 euro |
Ho penato per avere questo libro tra le mie mani, tanto che ad un certo punto pensavo non fosse destino. La libreria in cui entravo decisa ad acquistarlo, nonostante mi ripetessi che un altro libro non fosse affatto necessario, l'aveva sempre appena terminato, volevo procedere all'ordine? no, grazie. Poi arriva Babbo Natale (aka fidanzato) che mi fa trovare questo gioiellino in una sacca con altri tremila regali (tutti bellissimi e utilissimi) e io mi ritrovo a scartarlo ripetendo (credevo nella mia testa e invece ad alta voce) "ti prego non illudermi", (got it? ahah) e fidanzato non mi ha illuso. E' bellissimo desiderare ardentemente, ferocemente, un libro e poi dopo averlo finito tirare un sospiro e dichiarare che sì, ne è valsa la pena. Last but not least, il prezzo è coperto dall'adesivo della mia libreria preferita - Libri e Libri e aww. Ma entriamo un po' più nello specifico e cerchiamo di analizzare un po' più nello specifico che cosa rende speciale questo libro.
La narrazione si apre nel 2575 con l'attaco di una corporazione nota come BeiTech ai danni di Kerenza IV, un pianeta quasi isolato all'interno della galassia su cui i vivono i due protagonisti: Kady Grant ed Ezra Mason, due liceali che hanno appena deciso - non proprio consensualmente - di interrompere la loro relazione. In soccorso del pianeta arrivano tre navi spaziali: la Alexander, astronave da combattimento; la Hypatia, addetta alle ricerche scientifiche ; e la Copernicus, addetta ai trasporti di materiali pesanti. I sopravvissuti vengono smistati in queste tre navi, la fuga dalla BeiTech è lenta e limitata dai danni che hanno riscontrato le astronavi, l'acqua è razionata e l'ossigeno scarseggia ed è questo che porta all'arruolamento di civili, così Kady Grant coltiva la sua passione per i computer ed Ezra Mason diventa uno dei piloti della Alexander.
Da questo momento (e siamo solo a pagina 60) è un continuo susseguirsi di colpi di scena che incalzano il lettore a proseguire nella narrazione. "Se c'è qualcosa che non vogliono che io veda, lo andrò a cercare! Devo stare dove ci sono i segreti." Proprio come Kady, si ha l'urgenza di sapere. L'insolito formato della narrazione è un ulteriore incentivo: è un piacere ricostruire la storia attraverso i file, la sorveglianza, le chat, i report medici raccolti da AIDAN, l'intelligenza artificiale che governa la Alexander. Mi sento di aggiungere che il nome del libro è in questo caso più che appropriato e ringrazio infinitamente i traduttori per averlo mantenuto intatto.
Nonostante la struttura non convenzionale, i personaggi mi sono sembrati abbastanza delineati. Abbiamo una diciassettenne aspirante hacker e un giovanotto ex atleta che per logica si fa spazio a forza di missili. E abbiamo AIDAN, un' IA settata sull'imparzialità che opera scelte di dubbia moralità, ma perfettemante oggettive per il bene della sua flotta. Per quanto mi riguarda, credo sia quello meglio riuscito e per questo ho apprezzato le parti interamente dedicate al suo flusso di coscienza riguardo al suo rapporto con gli umani e alle sue "paure".
Illuminae è prima di tutto un libro sulla ricerca della verità, ma anche sull'amicizia, sull'amore, sulla speranza e non ultimi sulla rinuncia e il sacrificio. In questo romanzo ho trovato tutto quello che mi aspettavo: scenari (post-)apocalittici, agenti patogeni e virus che portano l'uomo al suo estremo rivelandone la natura, battaglie spaziali e un cliff hanger non indifferente. Consigliato a tutti gli amanti dello sci-fi, ma anche a chi ha voglia di una lettura dai ritmi veloci e che imbriglia l'attenzione. Ammetto che non mi dispiacerebbe vederlo un giorno sul grande schermo.
Commenti
Posta un commento