"SNAP TO, WILL HENRY!"
The monstrumologist, Simon & Schuster Luglio 2010, 434 pp, 11, 66 euro |
"Do you know why our race is doomed, Pellinore? Because it has fallen in love with the pleasent fiction that we are somehow above the very rules that we have determined govern everything else".William Henry è un orfano di dodici anni che si ritrova a fare l'apprendista per un dottore molto particolare: un monstrumologo, in breve, uno studioso di mostri. Una notte uno strano visitatore bussa alla loro porta in Harrington Lane, presentendosi con un altrettanto strano carico: il corpo di una giovane donna morta tra le braccia di un Antropophagus, un mostro dalle sembianze antropomorfe senza testa, e ha così inizio una mostruosa vicenda. Gli Antropophagi sono mostri che, in teoria, dovrebbero essere estinti in questa parte del mondo, che in qualche modo sono riusciti a raggiungere le coste americane e a riprodursi. Ora Will Henry e il monstrumologo, con qualche aiuto esterno, si ritrovano in una febbrile corsa contro il tempo per fermarli e impedire che uccidano ancora.
Sarò onesta, il titolo e la sinopsi mi hanno comprata. Il primo approccio con Rick Yancey (per chi non lo sapesse autore dell'acclamata serie La quinta onda) per me non è stato felice, ma con questo romanzo si è riscattato. The monstrumologist è un teen young a tinte horror, narrato attraverso l'espediente del diario. Si viene risucchiati nella vicenda attraverso le pagine del diario personale di Will Henry e ad ogni pagina si viene sospinti nel mistero e attanagliati nelle sue spire. Tutto ciò ha l'effetto di dare più veridicità al fantastico e di coinvolgere il lettore. Anche se è un romanzo di 400+ pagine, la lettura fila liscia ed è assolutamente godibile e come bonus la narrazione è ricca di azione.
The monstrumologist ha tutti gli elementi che fanno di un libro un buon horror: troviamo orfani, scienziati pazzi, un malvagio direttore di un manicomio, un vecchio pazzo che racconta storie a cui nessuno crede, ma soprattutto mostri che mangiano le persone. In questo romanzo, i mostri non vogliono uscire con belle fanciulle, vogliono mangiarle. O, in alternativa, utilizzarle come incubatrice per la propria progenie che una volta nata provvederà a mangiare l'involucro come snack. Lo so, disgustoso e nauseante, ma è così che deve essere.
I personaggi non sono originali, né particolarmente caratterizzati. Non si può dire altrettanto dei mostri, che sono descritti con accuratezza precisione. Il Dr. Warthrope è il classico scienziato il cui genio eguaglia il suo ego e per quanto non abbia amici e sia malvisto dagli abitanti della città, non si può fare a meno di farselo piacere. Il Dr. John Kearn ( o qualunque altro sia il suo nome ) è esilarante e terribile al tempo stesso. Will Henry è intraprendente e indipendente, seppur spaventato.
The monstrumologist vi farà pizzicare la pelle e vi farà venire i brividi e a tratti lo troverete raccapricciante, ma ne vale la pena. Conto di leggere il seguito non appena riuscirò a recuperare gli altri volumi della serie.
"For if life is a question, then I have my answer: there is no escaping it, there is no cheating fate".
Commenti
Posta un commento